Le 8 delizie culinarie nate a Torino ed esportate nel mondo

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Torino è una città dalla grande tradizione gastronomico-culinaria. Nel corso degli anni nel capoluogo piemontese sono nate alcune ghiottissime invenzioni di cucina che si sono poi diffuse in Italia e, in molti casi, in tutto il mondo.

 

Ecco 8 delizie culinarie dai natali torinesi che hanno fatto storia:

 

Tramezzino

Ebbene sì, uno dei panini più mangiati al mondo, re incontrastato delle pause pranzo veloci ma gustose, dei pic-nic e dei buffet è nato proprio a Torino. Il tramezzino è nato in uno dei caffè storici della città, il Caffè Mulassano, situato nei pressi di Piazza Castello, dove ancora oggi è possibile gustarlo.

 

Vermutt

Il Vermutt o Vermutte (o alla francese e più mondialmente conosciuto Vermouth) è un vino liquoroso aromatizzato, conosciuto in tutto il mondo nelle sue diverse versioni “bianco” o “rosso”. Questo liquore, che viene utilizzato per tantissimi cocktail, è nato proprio a Torino nel lontano 1786 dalla genialità del noto distillatore italiano Antonio Benedetto Carpano.

 

Gelato da Passeggio su stecco

È nata a Torino nel 1939 nell’antica Gelateria Pepino una delle invenzioni più golose del panorama gastronomico torinese: il gelato da passeggio su stecco. Il famosissimo Pinguino, nei gusti caffè, crema, gianduia, menta, nocciola e violetta, ricoperto di un croccante strato di cioccolato è una delle invenzioni culinarie torinesi più imitate in assoluto.

 

Grissini

Questo alimento conosciuto e diffuso in tutto il mondo è nato proprio nella città sabauda nel 1679. Tradizione vuole che il fornaio della corte Antonio Brunero su indicazione del medico reale inventò un diverso tipo di pane per farlo mangiare al futuro Re Vittorio Amedeo II, il quale di salute cagionevole non digeriva la mollica. Il nome di questa prelibatezza, grissino, deriva dal piemontese ghërsa, il classico pane della tradizione di forma allungata.

 

Giandujotto

Il Gianduiotto è nato nel 1865 nello stabilimento dolciario della Caffarel che si trovava in Borgo San Donato. Questo cioccolatino nacque dall’esigenza di ridurre la presenza di cacao nell’impasto poiché le importazioni durante il blocco napoleonico erano ridotte. L’idea dei due torinesi Gay e Prochet fu quella di sostituire parte del cacao con un prodotto molto diffuso nel territorio, le nocciole delle Langhe. Venne presentato durante il carnevale di quell’anno e distribuito per le strade della città da una persona vestita da Gianduja, la maschera da cui prende il nome. Ancora oggi sono uno dei prodotti d’eccellenza di Torino e ne potrete trovare di buonissimi nelle migliori cioccolaterie torinesi ovviamentie.

 

Zabaione

Questa dolce crema a base di tuorli d’uovo, zucchero e liquore è nata a Torino nella seconda metà del 1500 per opera di San Pasquale Bayon, divenuto poi protettore di cuochi e pasticceri. Leggenda vuole che il religioso spagnolo si trovasse a Torino per svolgere un apostolato e che un giorno avesse messo per sbaglio dello zucchero nelle uova. Per rimediare alla cosa vi aggiunse un po’ di marsala… ed ecco nato lo zabaione, detto anche in piemontese sanbajon, dal nome appunto del Santo.

 

Spumante Italiano

Nel 1859 Carlo Gancia introdusse il metodo champenois nella lavorazione del moscato in modo da ottenere un prodotto in minor tempo e con minor costo. Nacque così lo spumante italiano poi conosciuto e diffusosi in tutto il mondo.

 

Bicerin

Questa deliziosa bevanda calda a base di cioccolato fondente, caffè e crema di latte è nata nel 1763 nello storico Caffè Confetteria Al Bicerin, che ancora oggi custodisce gelosamente la ricetta originale con le giuste dosi degli ingredienti. Questo era il caffè preferito di Cavour che possiamo immaginare bere ai suoi tavoli il famoso “bicchierino” (questa la traduzione dal piemontese di bicerin) tutto torinese.

Pubblicato il 26 Novembre 2017
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