Impronte di dinosauri in Piemonte: l’eccezionale scoperta nell’Altopiano della Gardetta

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I Dinosauri, i grandiosi animali che abitavano la Terra più di 230 milioni di anni fa, hanno lasciato le loro tracce in tanti posti del nostro pianeta. Ma, sapevate che alcune impronte sono state ritrovate anche in Piemonte? Sull’Altopiano della Gardetta, nelle Alpi Cozie, si trovano infatti alcune testimonianze della vita dei dinosauri nei territori piemontesi.

 

Vista l’importanza geologica della zona, l’Altopiano della Gardetta è stata meta di numerosi studenti di geologia. Dal 1995 al 1998 uno di questi giovani studenti di geologia, Enrico Collo, scalò tutte le cime che circondano l’altopiano piemontese, studiando dettagliatamente le diverse rocce e i loro rapporti stratigrafici e tettonici che a un occhio attento e preparato svelavano una storia lunga quasi 300 milioni di anni.

 

Infatti, come testimoniato dai numerosi reperti fossili ritrovati, in quest’area, più di 100 milioni di anni fa c’era un antico mare, l’Oceano Alpino (Ligure-Piemontese per i geologi). Ma come è possibile che dove un tempo c’era un oceano oggi ci sia una catena montuosa di oltre 2.000 metri di altezza? L’Oceano Alpino, a causa delle mutazioni climatiche dell’area mediterranea, si richiuse portando alla collisione dell’Europa con l’Africa e al conseguente sollevamento della catena montuosa che oggi vediamo. Esistono tracce spettacolari di questa incredibile collisione come ad esempio le pareti verticali di Rocca la Meja, o gli strati contorti del gruppo Punta Eco-Rocca Brancia, del Cassorso e del Bodoira-Monte Giordano.

 

L’area è diventata tanto importante per gli studiosi di geologia da entrare a far parte, nel 2001, dei Patrimoni Geologici Italiani.

 

Ma fu nel 2008 che avvenne la scoperta più importante, ovvero la testimonianza di una passeggiata su questo altopiano degli antenati dei dinosauri.

 

Su una serie di strati inclinati in rapida erosione accelerata, rappresentanti un’antica piana di marea in un luogo di transizione tra il mare e la terra emersa, furono trovate delle strane impronte. La meravigliosa scoperta fu confermata, l’anno dopo, da uno dei massimi esperti europei di impronte di dinosauri, il Professor Heinz Furrer dell’Università di Zurigo. Queste impronte, lasciate in riva al mare, sono di un gruppo di rettili del periodo Triassico (il primo periodo del Mesozoico o Era Secondaria) e sono una incredibile testimonianza di una passeggiata fatta dagli antenati dei dinosauri ben 242 milioni di anni fa.

 

Si tratta, più precisamente di impronte dei Ticinosuchus ferox, ovvero il “coccodrillo feroce del Ticino” così chiamato perché lo scheletro di questo animale fu scoperto in Svizzera. Il Ticinosuchus ferox appartiene alla famiglia degli Archosauria, “le lucertole dominatrici” che abitavano sulla Terra in quel periodo geologico. I dinosauri, loro successori, sarebbero comparsi soltanto 12 milioni di anni dopo.

 

Visite guidate alla Gardetta

 

Questa storia vi ha incuriosito? Volete scoprire questi posti facendo un salto nel tempo di oltre 250 milioni di anni? Il geologo Enrico Collo organizza visite guidate alla Gardetta tutte le domeniche di luglio e agosto, oppure accompagna gruppi su prenotazione anche in settimana, da giugno a settembre. Nell’arco di pochi chilometri potrete scoprire la storia geologica delle Alpi. Il ritrovo è al Colle del Preit (2.083 m), alle ore 9.00. Nel pomeriggio c’è la possibilità di prolungare l’escursione, per chi vuole, fino al Passo della Gardetta (2416m) e al Bric Cassin (2587m). Il rientro al Colle del Preit è previsto alle ore 17.00. C’è la possibilità di pranzare al Rifugio Cai della Gardetta oppure al sacco. L’escursione è indicata a tutti e non prevede difficoltà ed è quindi ideale per famiglie. Per maggiori informazioni potete telefonare al numero 349.7328556 oppure inviare una e-mail all’indirizzo info@naturaoccitana.it.

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