I 6 caffè più antichi di Torino: gli storici locali sabaudi aperti da secoli

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I caffè e i bar storici che da secoli fanno parte del paesaggio e delle tradizioni di Torino sono ormai un’istituzione cittadina. Alcuni di questi caffè hanno alle spalle secoli di storia e, durante la loro lunga esistenza, hanno ospitato grandi personalità della politica, della musica, dell’arte e della letteratura. Ma quali sono, tra questi, i caffè più antichi di Torino ve lo siete mai chiesti? Quelli aperti nel tempo in cui nella città sabauda c’era ancora la nobiltà e giravano le carrozze?

 

Nel centro della città ci sono ancora diversi caffè secolari aperti dove è possibile degustare le bontà della gastronomia torinese: bevande calde, biscotti tipici, cioccolatini, tramezzini, aperitivi e molto altro ancora.

 

Se volete fare un tuffo indietro nel tempo sedendovi ai tavoli di questi veri e propri pezzi di storia della città, ecco quali sono i caffè e i bar più vecchi del capoluogo piemontese. Alcuni di questi fanno parte dei Locali Storici d’Italia che raccolgono i più antichi e prestigiosi alberghi, ristoranti, pasticcerie-confetterie-caffè letterari protagonisti della storia del nostro Paese.

 

I 6 caffè più antichi di Torino: gli storici locali sabaudi aperti da secoli

 

Caffè Al Bicerin

Il caffè preferito da Camillo Benso Conte di Cavour è aperto fin dal 1763. In quell’anno, l’acquacedratario (venditore di acqua cedrata) Giuseppe Dentis aprì il piccolo locale in piazza della Consolata dove, oltre alle classiche bevande dell’epoca come la limonata e la cedrata, vendeva alcune delizie esotiche come il caffè, cioccolata e tè. All’epoca si trattava ancora di un modesto locale, ma a metà Ottocento fu arricchito da tavoli in legno e marmo, boiseries di legno decorate da specchi, vetrinette, colonnine e capitelli. In questa rinnovata ed elegante atmosfera nasce una delle bevanda simbolo del capoluogo piemontese, il Bicerin. All’inizio il rito del bicerin prevedeva che i tre ingredienti fossero serviti separatamente, ma già nell’Ottocento vengono riuniti in un unico bicchiere e declinati in tre varianti: pur e fiur (simile all’attulae cappuccino), pur e barba (caffè e cioccolato), e quella servita ancora oggi ‘n poc ‘d tut (ovvero “un po’ di tutto”) con tutti e tre gli ingredienti. Il Caffè Al Bicerin custodisce la ricetta segreta dell’originale bicerin. Oltre al Conte di Cavour, il locale ebbe tra i suoi clienti personaggi come Dumas, Puccini, Nietzsche, Calvino e Gozzano.

 

Indirizzo: piazza della Consolata, 5 – 10122 Torino

 

Caffè Fiorio

Nel 1780 apre, nella Contrada Po (antico nome di via Po), il Caffè Fiorio fin da subito frequentato da aristocratici e alti ufficiali. Tale frequentazione altolocata valse al Caffè Fiorio il soprannome di “Caffè dei Machiavelli” o “Caffè dei Codini”. Tra i suoi frequentatori ci furono Urbano Rattazzi, Massimo D’Azeglio, Camillo Benso Conte di Cavour, Giacinto Provana di Collegno, Cesare Balbo, Giovanni Prati, Santorre di Santarosa e anche Carlo Alberto. In questo locale nacque anche il cono gelato da passeggio.

 

Indirizzo: via Po, 8 – 10121 Torino

 

Caffè San Carlo

Nel Salotto di Torino dal 1822 è aperto il Caffè San Carlo, originariamente chiamato Caffè di Piazza d’Armi poiché la piazza svolse quella funzione fino al 1817. Al contrario del Caffè Fiorio dove si riuniva la Torino conservatrice, il Caffè San Carlo fu presto uno dei più famosi ritrovi di intellettuali e patrioti di tutta la stagione del Risorgimento. Proprio per questo motivo fu chiuso più volte dall’autorità cittadina per sospetta attività sovversiva. Tra i suoi frequentatori più assidui c’erano Giovanni Giolitti, Francesco Crispi, Alexandre Dumas (figlio), Antonio Gramsci e l’ammiraglio Cagni che, insieme al Duca degli Abruzzi Luigi Amedeo di Savoia-Aosta, qui progettò nel 1899 la spedizione in Antartide con la nave Stella Polare. Nel ‘900 prese il nome di Caffè San Carlo e continuò ad essere un importante ritrovo per intellettuali e artisti dell’epoca come Benedetto Croce, Edmondo De Amicis, Luigi Einaudi, Piero Gobetti e Felice Casorati.

 

Indirizzo: piazza San Carlo, 56 – 10121 Torino

 

Pasticceria Confetteria Stratta

Rimaniamo in piazza San Carlo che, fin dal 1836, ospita un altro dei più antichi bar di Torino. Stiamo parlando della Pasticceria Confetteria Stratta. Il locale fu aperto dalla ditta “Reina e Stratta pasticceri”, attiva dal 1858, come vetrina delle proprie creazioni dolciarie. Fu uno dei primi negozi ad avere l’installazione dell’illuminazione a gas all’esterno. Divenuto presto un importante punto di ritrovo della borghesia e della nobiltà torinese, da Stratta era possibile trovare insieme alla pasticceria anche vini scelti e la loro vasta produzione di cioccolato.

 

Indirizzo: piazza San Carlo, 191 – 10121 Torino

 

Caffè Baratti & Milano

Situato nella bellissima Galleria Subalpina, il caffè storico Baratti & Milano ha festeggiato nel 2018 i suoi 150 anni di attività. Il locale fu aperto nel 1958 in via Dora Grossa 43 per poi trasferirsi nella sua attuale dimora nel 1875. Lo storico bar torinese deve il suo nome ai due confettieri canavesani Ferdinando Baratti ed Edoardo Milano. Qui, il signor Baratti creò il primo cremino della storia che ben presto diventò, insieme al gianduiotto, uno dei cioccolati più famosi e apprezzati di Torino e d’Italia. Il locale diventò presto luogo di ritrovo di intellettuali e della borghesia cittadina diventando talmente tanto importante da ricevere la qualifica di “Azienda fornitrice ufficiale della Real Casa”.

 

Indirizzo: piazza Castello, 10 – 10123 Torino

 

Caffè Platti

Il Caffè Platti di Torino è aperto sin dalla seconda metà dell’Ottocento. Più precisamente fu aperto nel 1870 come liquoreria Principe Umberto e nel 1890 venne poi rilevato da Ernesto e Pietro Platti. Nei suoi quasi 150 anni di storia, il Caffè Platti le preziose sale in stile barocco e in art decò hanno ospitato importanti personalità come Luigi Einaudi, Natalia Ginzburg e Cesare Pavese.

 

Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele II, 72 – 10121 Torino

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