La Magna Charta in Piemonte: la prima volta in Italia di questo prezioso documento

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Per la prima volta in Italia viene esposta una delle copie esistenti della Magna Charta Libertatum, il documento scritto in latino che il re d’Inghilterra Giovanni Senzaterra dovette concedere ai baroni suoi diretti feudatari il 15 giugno 1215, riconoscendo così per la prima volta nella storia che nessuno è al di sopra della legge, incluso il re, e che ognuno ha diritto ad un processo equo.

 

Nonostante appartenesse comunque a una società di tipo feudale, la Magna Charta è ancora oggi ritenuta da molti studiosi il primo documento fondamentale per il riconoscimento universale dei diritti del popolo. Questo importantissimo scritto ha difatti decretato la nascita del moderno stato di diritto e per alcuni versi anche della forma moderna di democrazia come oggi la conosciamo.

 

La Città di Vercelli, a 800 anni dalla fondazione dell’Abbazia di Sant’Andrea, ha l’onore di esporre per la prima volta in assoluto nel nostro Paese il manoscritto della Magna Charta Libertatum, redatto nel 1217, che proviene dal Capitolo della Cattedrale di Hereford nel Regno Unito.

 

La mostra, dal titolo “La Magna Charta: Guala Bicchieri e il suo lascito. L’Europa a Vercelli nel Duecento“, sarà visitabile dal 23 marzo al 9 giugno 2019 presso l’Arca, ex chiesa di San Marco in Piazza San Marco 1 a Vercelli.

 

Non è un caso se questa preziosa esposizione ha sede proprio nella cittadina piemontese. La mostra è infatti un omaggio al Cardinale Guala Bicchieri il quale, legato pontificio presso la corte inglese e tutore del giovane re inglese Enrico III, fece da “supervisore” al documento apponendo il proprio sigillo sia nella versione revisionata del 1216, sia nella riconferma della carta esposta ora a Vercelli, redatta nel 1217.

 

Inoltre, il Cardinale Guala Bicchieri con la posa della prima pietra alla data convenzionale del 19 febbraio 1219, diede avvio alla costruzione dell’Abbazia di Sant’Andrea, uno dei primi esempi gotico italiano.

 

Accanto a questo straordinario documento, che rappresenta uno dei momenti più importanti della nostra storia, l’esposizione di Vercelli ospita anche numerose altre opere di grande valore storico-artistico, che raccontano la sensibilità e il gusto del vercellese Guala Bicchieri. Ad accompagnare l’importante documento in questa mostra assolutamente da vedere ci sono: il prezioso cofano e gli smalti di Limoges da Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino e il raffinato coltello eucaristico proveniente dalle Civiche Raccolte di Arte Applicata – Castello Sforzesco di Milano.

 

Completano il percorso espositivo, ideato da Daniele De Luca, due ritratti del XVII e del XIX secolo, del Cardinale Guala Bicchieri, prestati dall’ASL-Ospedale di Sant’Andrea di Vercelli e un nucleo di documenti inediti: codici, carte e pergamene della Biblioteca diocesana Agnesiana di Vercelli, una pergamena e uno dei due codici detti “dei Biscioni” della Biblioteca Civica di Vercelli.

 

La mostra è un’occasione unica per riscoprire il patrimonio della Città di Vercelli: dall’archivio fotografico del Museo Borgogna, all’esposizione delle opere del Museo Francesco Leone e del Museo del Tesoro del Duomo per arrivare ai documenti dell’Archivio di Stato, restituendo così al visitatore la complessità e la ricchezza della storia della Città di Vercelli.

 

Orario:
dal martedì alla domenica: dalle 10.00 alle 19.00

 
Quando
Data/e: 23 Marzo 2019 - 9 Giugno 2019
Orario: 10:00 - 19:00

 
Dove
Arca, ex chiesa di San Marco
Piazza San Marco, 1 - Vercelli
 
Prezzo
Biglietto intero: € 5 - Gratuito: fino a 24 anni, over 65, studenti universitari, Abbonamento Musei Piemonte, Abbonamento Musei Lombardia, Tesserati FAI, Soci Touring Club
 
Altre informazioni
santandreavercelli.com
 
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