Le bignole: dolci regine della merenda piemontese

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Siete alla ricerca di qualcosa di tipicamente torinese da mangiare durante una pausa, magari dopo una lunga passeggiata nel centro di Torino o dopo una visita al Museo Egizio o alla Mole Antonelliana? Che ne dite di una tipica merenda sabauda con le colorate e gustose bignole?

 

La bignola, nome che deriva dall’italiano bigné che a sua volta deriva dal francese beignet, è uno dei dolci tipici della pasticceria torinese e piemontese. Diffusisi a corte durante il regno sabaudo, questi piccoli gusci di pasta dolce lievitata e rigonfia, dalla forma tondeggiante e ripieni di crema pasticcera sono un grande classico delle merende torinesi, dei pranzi della domenica, delle feste e delle ricorrenze. Non c’è pranzo in famiglia che si rispetti che non preveda le bignole come finale, poco light sicuramente, ma molto gustoso.

 

A Torino le bignole hanno una taglia ridotta rispetto al resto della regione, questo perché in epoca sabauda si era diffusa una dimensione più piccola per una questione legata alla linea dei nobili di corte. Da qui il termine più generico di mignon per indicare i pasticcini alla crema. Nel corso degli anni, a Torino, le bignole hanno mantenuto la stessa forma e dimensione e anche la stessa bontà.

 

I gusti delle bignole, riconoscibili dal colore della glassa che li ricopre, sono tanti e per tutti i palati: il verde per pistacchio, il beige per la nocciola, il rosa per lo zabaione e il marrone per il cioccolato. Ma ce ne sono tantissimi altri da vedere e soprattutto da gustare!

 

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Pubblicato il 19 Gennaio 2019
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