Le 30 più curiose e celebri frasi su Torino

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La storia di Torino è lunga e ricca di importanti eventi. Il capoluogo piemontese è stato spesso al centro della storia politica, culturale ed artistica d’Italia e del mondo. Tanti sono stati i personaggi celebri che a Torino sono nati, tanti altri sono quelli che nel corso del tempo vi hanno vissuto, per un breve o lungo periodo.

 

Tutti questi personaggi hanno lasciato un’impronta importante nella storia della città, ma in molti casi Torino ha lasciato un’impronta importante nella loro mente e nel loro cuore.

 

Cosa pensavano importanti personaggi come Umberto Eco, Friedrich Nietzsche, Italo Calvino, Luigi Pirandello e Henry James di Torino? Scopriamolo con queste citazioni che raccontano la città sabauda con gli occhi di grandi personalità storiche.

 

Ecco le 30 citazioni e frasi più belle, curiose e conosciute su Torino.

 

“Torino è una città bellissima. Come spaziosità supera, io penso, tutto ciò che è stato immaginato prima”.
(Mark Twain)

 

“Senza l’Italia, Torino sarebbe più o meno la stessa cosa. Ma senza Torino, l’Italia sarebbe molto diversa”.

(Umberto Eco)

 

Ma Torino è il più bello di tutti i paesi.”
(Cesare Pavese)

 

“Torino è la città più profonda, più enigmatica, più inquietante, non d’Italia ma del mondo”.
(Giorgio De Chirico)

 

“Elegante, perbene. Dietro quella facciata austera c’è una prorompente vitalità, un cuore pulsante creativo e frizzante che ne fa una città unica e diversa dal resto d’Italia”.
(Wall Street Journal)

 

“Meravigliosa limpidezza, colori d’autunno, uno squisito senso di benessere diffuso su tutte le cose”.
(Friedrich Nietzsche)

 

“Torino è una città che invita al rigore, alla linearità, allo stile. Invita alla logica, e attraverso la logica apre alla follia”.
(Italo Calvino)

 

“Dovunque si può vivere e bene”.
(Lev Tolstòj)

 

“Torino mi sembra la città più graziosa d’Italia e, per quel che credo, d’Europa per l’allineamento delle strade, la regolarità delle costruzioni e la bellezza delle piazze”.
(Charles de Brosses)

 

“Non avevo mai veduta Torino, e la trovai deliziosa”.
(Carlo Goldoni)

 

“Torino non era una copia in piccolo di Parigi anche perchè, a differenza di questa, non fu città di sommosse, di barricate. È una città che produce eccentrici, solitari, genialoidi e talora tipi geniali, outsider, scrittori e pittori”.
(Vittorio Messori)

 

“Abbracciata da un orizzonte alpino, che sembra un ibrido tra Parigi e New York”.
(Financial Times)

 

“La capitale del Regno di Sardegna non è seconda a nessun’altra città per magnificenza”.
(Nicolaj Gogol)

 

“Torino, amico mio, è una scoperta capitale… sono di buon umore e lavoro dal mattino alla sera. Un piccolo pamphlet di argomento musicale mi tiene occupate le mani. Mangio come un dio, riesco a dormire nonostante il rumore delle carrozze che passano di notte“.
(Friedrich Nietzsche)

 

“Torino vuol dire Napoli che fa montagna […] Torino è l’altra faccia della stessa Roma”.
(Antonello Venditti)

 

“Torino è piccola e ben costruita; è il più bel villaggio del mondo”.
(Charles Montesquieu)

 


“Torino, amico mio, è una scoperta capitale… sono di buon umore e lavoro dal mattino alla sera. Un piccolo pamphlet di argomento musicale mi tiene occupate le mani. Mangio come un dio, riesco a dormire nonostante il rumore delle carrozze che passano di notte”.

(Friedrich Nietzsche)

 

“Prima dell’Italia unita, il mondo conosceva un caledoiscopio di regni litigiosi: la Roma una volta imperiale, il mondo dell’acqua di Venezia, la Firenze di Michelangelo, la Milano lirica. Ma l’Italia, la nazione, incomincia nei suoi cieli, al suo passaggio nord-occidentale dove montagne dipinte alla perfezione si scontrano con una città dalle invenzioni tumultuose. Dove s’intrecciano sofferenza e libertà, dove sui pendii sono stati costruiti castelli ed erette fortezze verso il cielo, per resistere agli invasori sapendo che sarebbero venuti. A queste altitudini, grazie a cuori coraggiosi mai conquistati, è nato il miracolo unificatore – il Risorgimento – la nascita dell’Italia. Il primo parlamento, una nuova bandiera, cugini dalle lunghe dispute ne ha fatta una, succede qui, all’ombra di queste Alpi ghiacciate, in mezzo a piazze spaziose e portici senza fine, nello splendore barroco della città a lungo assediata, Torino. Le storie degli atleti iniziano dove l´Italia è nata: dove la resistenza a lungo ha prosperato, le guerre sono scoppiate e poi terminate, dove un caleidoscopio di regni fu infine riunito in una città di maestà e santità, dove la competizione fa scoccare la scintilla della passione, una città dalla succulenta eleganza e velocità elegante, dove la grandezza è nata da visioni senza paura e devozioni incondizionate. A nord di Roma e Firenze, ad ovest di Venezia e Milano, il mondo arriva alle altitudini alpine dell’Italia. Il mondo arriva ad ascoltare storie antiche e nuove… le storie di Torino”
(Da The world comes to Torino, 2006 – Spot NBC per le olimpiadi invernali dello stesso anno)

 

“Non andare a Torino. A nessun costo”.
(Franz Kafka)

 

“Torino è la città italiana in cui negli ultimi anni si è costruito di più, un processo che riguarda tutte le città post-industriali, destinate a diventare città del divertimento. Il modello, anche se non esplicito, è Las Vegas”.
(Giuseppe Culicchia)

 

“Torino: ma che dignitosa, severa città!”
(Friedrich Nietzsche)

 

“Nietzsche fu il primo a sentire l’infinita poesia che si sprigiona da questa città tranquilla ed ordinata, costruita in una pianura adorna di dolci colline, di parchi romantici, di castelli e di palazzi solenni”.
(Giorgio De Chirico)

 

“..una bellezza che in alcuni casi può essere fatale.”
(Giorgio De Chirico)

 

“Torino: “Il primo posto dove io sono possibile”.
(Friedrich Nietzsche)

 

“Quadrata, turrita e con buone mura”.
(Eilulfo – vescovo di Torino nel secolo X)

 

“E l’aria: secca, energizzante, allegra… il primo luogo in cui sono possibile!”

(Friedrich Nietzsche)

 

“Entrare a Torino un bel pomeriggio d’agosto vuol dire trovare una città di portici, di stucco rosa e giallo, di innumerevoli caffè … i campanili in cotto, la luce morbida e gialla, la gamma di colori, la suggestione dei suoni”.
(Henry James)

 

“Firenze è una città per sposi; Venezia, per amanti; Torino, per i vecchi coniugi che non hanno più nulla da dirsi”.
(Pitigrilli alias Dino Segre)

 

“Oltre a essere la mia città, Torino è anche la mia casa. E come ogni casa contiene un ingresso, la stazione di Porta Nuova, una cucina, il mercato di Porta Palazzo, un bagno, il Po, e poi naturalmente il salotto di Piazza San Carlo, e quel terrazzo che è il Parco del Valentino, e il ripostiglio del Balon, e una quantità di altre cose e di altre storie”.
(Giuseppe Culicchia)

 

“Torino ha un’anima complessa. Torino città operaia. Torino città della Fiat. Torino con la tradizione di città capitale. Torino città italiana, anzi romana, ma anche città alpina, che guarda alla Francia e all’Europa. Torino di Gobetti, di Einaudi, di Bobbio, di Gramsci e dell’«Ordine nuovo», Torino comunista e Torino liberale. Torino col suo carattere, la sua sobrietà, la sua serietà, che non si apre e non si dà tanto facilmente, ma che ti accetta quando si convince che impersoni i suoi stessi valori: l’impegno nel lavoro, una forte cultura civica, un senso del dovere che ti compete, per la parte che hai nella vita della città.”
(Arrigo Levi)

 

“Sono passato vicino alla Mole Antonelliana, l’edificio più geniale che è stato forse costruito per un assoluto impulso verso l’alto – non ricorda nient’altro se non Zarathustra. L’ho battezzato Ecce Homo e l’ho circondato nel mio spirito con un immenso spazio libero”.
(Friedrich Nietzsche)

 

“Ah, ricordo un tramonto a Torino, nei primi mesi di quella mia nuova vita, sul Lungo Po … l’aria era di una trasparenza meravigliosa; tutte le cose in ombra parevano smaltate in quella limpidezza”.

(Luigi Pirandello)

 

“Torino non è un luogo che si abbandona”.
(Friedrich Nietzsche)

 

Le frasi sono state tratte da Frasario.it, sito con oltre 100.000 frasi, citazioni e aforismi.

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