Salone del Libro di Torino 2019: i grandi ospiti della nuova edizione

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Il Salone Internazionale del Libro di Torino riapre le sue porte dal 9 al 13 maggio 2019 nei Padiglioni 1, 2, 3 dell’Oval di Lingotto Fiere del capoluogo piemontese. SalTo cercherà di raccontare, in cinque giorni, Il gioco del mondo, ovvero ibridazioni e identità, felicità e crisi, logiche e irrazionalità, evoluzioni e battute d’arresto. La nuova edizione del Salone del Libro di Torino porterà in scena il contemporaneo con le sue tensioni, controversie e speranze attraverso la pluralità delle voci e visioni di scrittori, scienziati, giornalisti, artisti, registi.

 

La grande manifestazione torinese è diventato sempre di più un luogo dove ascoltare e condividere storie per cercare di decodificare il reale e al tempo stesso per superare le barriere in una logica di ripensamento delle relazioni umane.

 

Poiché i paesi hanno confini ma le parole e le idee no, il Salone avrà quest’anno non un Paese ma una lingua ospite, lo spagnolo, tra le più parlate al mondo.

 

Numerosi e prestigiosi anche gli ospiti del Salone del Libro 2019 che racconteranno le loro storie, le loro opere e che parleranno di temi attuali.

 

Di Europa e America Latina e delle rispettive influenze parleranno Luis Sepúlveda e Giancarlo De Cataldo, di nuovi mondi Enrique Vila-Matas, grande spirito della letteratura di oggi. E ancora arriveranno dall’Argentina Alan Pauls e Claudia Piñeiro; dalla Spagna Clara Sánchez e Antonio Muñoz Molina; dal Messico Juan Villoro e Guadalupe Nettel; da Cuba Leonardo Padura; dal Cile Nona Fernández; dal Venezuela Karina Sainz Borgo e tanti altri. Si parlerà anche di traduzione, cultura del libro e stato delle biblioteche tra Italia e Spagna, in dialoghi che vedono protagonisti i rappresentanti delle maggiori università italiane e spagnole.

 

Grande ospite di questa nuova e attesissima edizione Jovanotti che parlerà di lettura e scrittura, di linguaggi e di viaggi. Nell’edizione dedicata al gioco del mondo si parlerà anche del suo ombelico (quello del mondo).

 

Sarà una piazza affollata, ma tutto il Salone del Libro parlerà spagnolo nel 2019, a partire da Fabrizio Gifuni con Un certo Julio. Omaggio a Julio Cortázar e Roberto Bolaño, giovedì 9 maggio, ore 18 nella Sala Oro, un reading in cui l’attore diventa l’uno e l’altro, dando voce agli scrittori più rappresentativi dell’edizione. Neri Marcorè, invece, si misurerà con le pagine più celebri di Gabriel García Márquez.

 

A L’Eternauta di Héctor Oesterheld, fumetto di fama mondiale che anticipò l’arrivo della dittatura argentina, sarà dedicato un omaggio. José Muñoz, che ebbe come mentore proprio Francisco Solano López, disegnatore del capolavoro di Oesterheld, sarà al Salone per raccontarsi, a partire dai suoi albi a fumetti, pubblicati da SUR, dedicati a Billie Holiday e Carlos Gardel.

 

La Plaza ospiterà gli incontri costruiti insieme all’Instituto Cervantes che ha contribuito a portare in Italia alcuni degli scrittori ospiti del Salone, e che avrà un’area dedicata. Fondamentali le sinergie con il festival della letteratura spagnola e latinoamericana di Perugia Encuentro, con pordenonelegge, con l’Ambasciata Argentina in Italia e con Promperù – ente di promozione turistica del Perù.

 

Tanti gli scrittori e intellettuali stranieri al Salone, per una manifestazione che parlerà molte lingue, proponendo quindi punti di vista differenti, utili a descrivere e comprendere il nostro tempo.

 

Innanzitutto Colum McCann, scrittore irlandese naturalizzato statunitense, insignito del National Book Award nel 2009 e vincitore quest’anno del Premio Mondello Internazionale Sezione Autore Straniero.

 

Sono attesi, come da tradizione, i finalisti del Premio Strega Europeo, arrivato alla 6° edizione, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e dal Liquore Strega. La cinquina, annunciata in conferenza stampa, è composta da David Diop, nato a Parigi e cresciuto in Senegal, con Fratelli d’anima (Neri Pozza); dall’irlandese Catherine Dunne con Come cade la luce (Guanda); dall’austriaco Robert Menasse con La capitale (Sellerio); dall’olandese Ilja Leonard Pfeijffer con La Superba (Nutrimenti); dalla scrittrice tedesca Sasha Marianna Salzmann, con Fuori di sé (Marsilio), anche in dialogo con Francesco Pacifico nell’incontro curato con la Frankfurter Buchmesse e Goethe-Institut Turin.

 

A 100 anni dalla nascita dell’autore de Il giovane Holden sarà a Torino Matt Salinger, figlio del grande scrittore e protagonista dell’incontro “J.D. Salinger, mio padre”. E Holden Caulfield, in collaborazione con Einaudi Editore, occasione per conoscere qualcosa in più di uno scrittore tanto amato dai lettori quanto schivo e ritroso nel raccontarsi.

 

A prender parola anche Wole Soyinka, Nobel per la Letteratura 1986, attivista e scrittore nigeriano di etnia yoruba, e Viet Thanh Nguyen, blogger e autore vietnamita naturalizzato statunitense, vincitore del Premio Pulitzer con Il simpatizzante (Neri Pozza). Philippe Forest presenterà la raccolta di saggi Un destino di felicità (Rosenberg & Sellier), viaggio controcorrente nella letteratura francese, mentre Valerie Manteau Il Solco (L’Orma). Vita su un pianeta nervoso (Edizioni e/o) è il titolo del libro di Matt Haig, intreccio di saggezza, intuizione, amore, umorismo.

 

E ancora, da San Francisco, Rita Bullwinkel con l’esordio Lingua Nera (Black Coffee), mentre Amore (Ponte alle Grazie) è l’ultimo libro della scrittrice norvegese Hanne Ørstavik, al Salone con Nadia Terranova. Halldóra K. Thoroddsen si racconta a partire dal sorprendente Doppio vetro (Iperborea), vincitore del Premio della Letteratura Europea 2017; Georgi Gospodinov, poeta e prosatore innovativo e studioso di letteratura, porta E tutto divenne luna (Voland) mentre Ayelet Gundar-Goshen, scrittrice israeliana, Svegliare i leoni (Giuntina). Il Cielo sopra Belgrado (Besa), diario-testimonianza contro i bombardamenti della Nato, è tra i libri più importanti di Tijana M. Djerković.

 

Attesa una delle più celebri e vendute autrici di polizieschi della Svezia, è Camilla Läckberg, tradotta in 42 lingue e pubblicata in 66 paesi, che incontrerà i lettori per raccontare la sua vita e il mestiere di scrittrice. Dalla Svezia anche Björn Larsson, amatissimo dal pubblico italiano, con La lettera di Gertrud (Iperborea).

 

Tra gli ospiti attesi, in un mix di linguaggi, scrittori come Luis Sepúlveda e Michela Murgia, autori di young adult del calibro di Patrice Lawrence e Nicky Singer, il trapper Achille Lauro, la storica voce del rap Frankie Hi-nrg MC, i linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, la scrittrice araba Fatima Sharafeddine, l’astronauta Umberto Guidoni. Non mancheranno fumettisti e illustratori, da Zerocalcare a Joann Sfar.

 

Dalla Francia, grazie all’Institut français, raggiungeranno il Bookstock la giovane autrice e illustratrice Delphine Bournay, pubblicata in Italia da Babalibri, e Florence Thinard con Meno male che il tempo era bello (Camelozampa), storia che insegna come i libri possano salvare la vita. In collaborazione con la Buchmesse di Francoforte e il Goethe-Institut Turin, arriverà anche Mechthild Gläser.

 

Ma non finisce qui perché il programma è ricco e variegato anche per questa edizione 2019, la 32esima della storia del Salone di Torino. Francesco Pannofino leggerà i brani più famosi dalla saga di Harry Potter; Neri Marcorè e Max Paiella, invece, le Filastrocche in cielo e in terra di Gianni Rodari; Gek Tessaro porterà il suo teatro disegnato dedicato a Pinocchio; e ancora l’immancabile Geronimo Stilton.

 

Di ambiente parleranno invece Simone Perotti, Federico Taddia e Pierdomenico Baccalario; di spazio gli astronauti Umberto Guidoni e Linda Raimondo.

 

Insomma, un grandissimo Salone del Libro di Torino 2019 che siamo sicuri appassionerà ancora una volta migliaia di torinesi e di appassionati che arriverà in città appositamente per questa grandiosa manifestazione. Non vediamo l’ora.

Pubblicato il 9 Maggio 2019
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