Palazzo Barolo, situato nel centro di Torino, è una delle dimore patrizie più belle del barocco torinese che possiamo ammirare ancora oggi nel capoluogo piemontese. La costruzione di questo edificio risale al 1600. Verso la fine del secolo poi, il conte Ottavio Provana di Druent, membro di una delle più importanti famiglie nobili legate alla famiglia reale dei Savoia, ne affida l’ampliamento e la ristrutturazione all’architetto Gian Francesco Baroncelli.
Il Palazzo, dopo l’apliamento, divenne la dimora di Elena Matilde, figlia unica del Conte Ottavio, e del marito il Marchese Gabriele Falletti di Barolo. La storia ebbe però un triste epilogo con il suicidio della contessa Elena Matilde, dopo che il marito l’aveva lasciata in seguito al rifiuto di suo padre di dare alla ragazza la ricca dote che era stata promessa. La contessa si suicidò, buttandosi dalla finestra dei suoi appartamenti, a soli 26 anni.
Il palazzo passò in seguito al figlio primogenito della contessa, Ottavio Giuseppe. Agli inizi del ‘700, il Conte affidò la ristrutturazione all’architetto Benedetto Alfieri, affinché adattasse l’edificio al gusto rococò dell’epoca. L’ultima proprietaria dell’edificio fu Giulia Barolo, discendente della famiglia con la quale si estinse la casata. La contessa Barolo lasciò il palazzo in eredità all’Opera Pia Barolo, fondata da lei stessa nel 1864, come associazione caritatevole e di impegno sociale e culturale. La contessa si distinse all’epoca per la sua attenzione all’istruzione dei più deboli e poveri e per l’amore per l’arte e la cultura. Silvio Pellico, dopo la pubblicazione de Le mie prigioni, soggiornò per molti anni a Palazzo Barolo (dove è possibile vedere anche la sua camera) e aiutò la contessa Barolo insegnando nelle scuole che quest’ultima aveva fondato.
Oggi, questo splendido palazzo è aperto al pubblico e può essere visitato per vedere tutto il suo splendore. È, inoltre, sede di mostre ed eventi culturali e del Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia. Il palazzo è davvero un piccolo gioiello barocco nel cuore di Torino con la sua bellissima facciata, lo scalone a forbice e l’atrio (realizzati tra la fine del ‘600 e l’inizio del ‘700 su progetto dell’architetto Gian Francesco Baroncelli) e gli splendidi interni con le decorazioni rococò progettate dall’architetto Benedetto Alfieri. E poi da vedere gli appartamenti storici con gli stucchi di Pietro Somasso, le tele di Francesco Trevisani e gli affreschi dei Legnani che arricchiscono una delle più belle dimore nobiliari seicentesche di Torino.
Visitare Palazzo Barolo oggi è come fare un viaggio nel tempo e attraversare diverse epoche storiche assaporandone la bellezza dell’arte, dell’architettura e dello stile. Torino è piena di piccoli gioielli nascosti che vale davvero la pena scoprire e Palazzo Barolo è sicuramente uno di questi.
Informazioni Pratiche
Indirizzo:
Via delle Orfane, 7 – 10122 Torino
Orari:
dal martedì al venerdì: 10.00 – 12.30, 15.00 – 17.30
sabato: 15.00 – 18.30
domenica: 10.00 – 12.30, 15.00 – 18.30
lunedì: chiuso
Visite guidate alle 10.30, 11.30, 15.30, 16.30 (17.30 solo sabato e domenica)
La biglietteria chiude un’ora prima.
Chiusure festività annuali: 1 Gennaio, 24 Dicembre, 25 Dicembre, 31 Dicembre. Sono possibili ulteriori chiusure o aperture straordinarie durante l’anno
Tariffe:
Biglietto Intero: 5 €
Biglietto Ridotto: 3 €
Gratuito per i possessori dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte
Per ulteriori informazioni sugli eventi e le visite potete consultare il sito del Palazzo Barolo di Torino.