Contro la decisione del Governo, il Piemonte non riapre librerie e cartolerie

Piemonte Coronavirus Librerie

Nella serata di ieri, il Presidente del Consiglio Conte ha annunciato il prolungamento della quarantena fino al prossimo 3 maggio. Al contempo però, il Premier ha annunciato nell’ultimo decreto la riapertura di alcune attività come le cartolerie e librerie considerando i libri come una sorta di bene di prima necessità in questo periodo di isolamento domiciliare e lontananza dagli affetti.

 

La Regione Piemonte però, così come la Lombardia, non sembra essere intenzionata ad adeguarsi a questo ultimo decreto governativo e pensa di prorogare le misure già in vigore per il contenimento dei contagi da coronavirus fino al 3 maggio. Sembra quindi che anche in Piemonte non ci sarà la riapertura di librerie e cartolerie. Cirio e la sua giunta sono pronti dunque a seguire la Lombardia di Fontana in questa decisione.

 

I piemontesi potranno continuare a reperire alcuni libri e gli articoli di cancelleria solamente negli esercizi commerciali già attualmente aperti come supermercati ed edicole. La consegna a domicilio proposta invece da alcune librerie sarà sempre consentita.

 

Lo stesso discorso vale anche per i negozi per bambini che, secondo il nuovo decreto, possono riaprire e che però in Piemonte continueranno a tenere la serranda abbassata. I prodotti dedicati ai più piccoli saranno disponibili nei supermercati oppure potranno essere acquistati on-line con la conseguente consegna a casa.

 

Intanto continuano però le polemiche sul numero di tamponi nella Regione Piemonte. Nonostante il Piemonte sia la terza regione italiana con più contagi, il numero di tamponi effettuati rimane più basso rispetto a diverse altre regioni italiane. I tamponi effettuati ad oggi in Piemonte sono 62.577, contro i 196.302 della Lombardia; i 91.759 dell’Emilia Romagna, i ben 190.912 effettuati in Veneto, i 75.756 della Toscana. Il Piemonte si posiziona anche dietro al Lazio che al momento ha effettuato 65.241 tamponi diagnostici nonostante conti solo un quarto dei contagi della regione piemontese (4.723 contagi in Lazio contro i 16.008 del Piemonte). Cirio però respinge al mittente le critiche sulla gestione dell’emergenza Coronavirus in Piemonte: “Guido questa Regione dallo scorso giugno, dopo sette mesi è scoppiata l’epidemia – ha dichiarato in una diretta Facebook – non possiamo accettare che ci venga detto che non facciamo tamponi da parte di chi ha governato la Regione fino a ieri“.