Piemonte in zona arancione: ecco da quando e quali sono le nuove regole

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piemonte zona arancione 1 marzo 2021

Il Piemonte è in zona arancione. Ecco da quando scatta la nuova fascia di allerta e cosa si potrà fare. Con un Rt superiore a 1, dopo quattro settimane in zona gialla il Piemonte torna dunque nuovamente in arancione con tutte le restrizioni che questa fascia di allerta comporta.

 

Richiudono nuovamente i musei, la cui apertura in fascia gialla è consentita dal lunedì al venerdì, e la ristorazione per la consumazione sul posto (rimangono aperti per asporto e consegna a domicilio). In zona arancione è di nuovo valido il divieto di spostamento tra Comuni se non per ragioni di salute, lavoro o emergenza (da giustificare con l’ormai classica autodichiarazione).

 

La zona arancione in Piemonte scatta da lunedì 1° marzo 2021. Ecco in dettaglio cosa si può fare e cosa no in zona arancione:

 

Spostamenti
Dal 16 gennaio al 5 marzo 2021, in area arancione, è consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dal 16 gennaio 2021 è venuta meno l’esclusione delle cd. seconde case ubicate dentro e fuori regione dal novero delle proprie abitazioni cui è sempre consentito il rientro.

 

Coprifuoco
Il coprifuoco è sempre in vigore dalle 22.00 alle 5.00, fascia oraria durante la quale c’è il divieto di spostamento dalla propria abitazione. I motivi che giustificano gli spostamenti tra le 22.00 e le 5.00 restano esclusivamente quelli di lavoro, necessità o salute.

 

Visite amici e parenti
Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in quest’area è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia. Il rientro a casa dopo essere andati a trovare amici o parenti deve sempre avvenire tra le 5.00 e le 22.00, su tutto il territorio nazionale e indipendentemente dal fatto che il giorno sia feriale o festivo. I motivi che giustificano gli spostamenti tra le 22.00 e le 5.00 restano esclusivamente quelli di lavoro, necessità o salute.

 

Ristoranti, pizzerie, pasticcerie e altre attività di ristorazione
In quest’area è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:
– dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
– dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande.
La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati. Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali, l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.

 

Musei e altri luoghi di cultura
Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura (di cui all’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) è sospeso, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica.

 

Funzioni religiose
Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

 

Attività commerciali
Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Le attività commerciali al dettaglio si svolgono comunque a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni.

 

Scuola
I più piccoli che continueranno a frequentare in presenza e questo vale per nidi, materne, elementari e prima, seconda e terza media. Non sono previste misure restrittive come quelle autunnali che avevano bloccato la presenza anche per le ultime due classi secondarie di primo grado. Si mantiene al 50% la didattica a distanza per le scuole superiori. Le università continueranno con corsi ed esami online.

 

Per ulteriori informazioni sulla zona arancione potete consultare il sito ufficiale del Governo.

 
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Pubblicato il 26 Febbraio 2021

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