Centri Estivi in Piemonte: la Regione vuole anticipare l’apertura

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Centri Estivi Piemonte 2020

La Regione Piemonte sta lavorando per anticipare il più possibile l’apertura dei centri estivi su tutto il territorio regionale. Il Presidente del Consiglio Conte ha annunciato l’apertura dei centri estivi per il 15 giugno, ma la Regione Piemonte preme per un’apertura anticipata il 3 giugno. Mancano però ancora le linee guida per la gestione e la programmazione.

 

Chiara Caucino, l’assessore alle Politiche sociali e alla Famiglia, ha dichiarato che lunedì saranno presentate le linee guida che ne andranno a disciplinare la programmazione e la gestione dei centri estivi.

 

Il mio Assessorato – ha dichiarato Caucino – sta lavorando da settimane sul testo che contiene le indicazioni che verranno presentate lunedì ai Comuni e ai rappresentanti degli enti locali, agli oratori e a tutti i soggetti interessati, e che verranno approvate in Giunta venerdì prossimo. In questo periodo molte sono state le sollecitazioni e le richieste pervenute soprattutto dai Comuni e dagli enti religiosi, alle quali la Regione sta predisponendo una risposta adeguata, rapida ed efficace per garantire l’inizio dei centri estivi in tempo utile. Il Governo ha previsto l’inizio di queste attività il 15 giugno, ma con il presidente Cirio si sta cercando di anticipare, tanto che oggi è avvenuto un confronto con il ministro Speranza, per venire incontro alle esigenze delle famiglie con un servizio per loro essenziale”.

 

Dalla Regione fanno sapere che le linee guida regolamenteranno in modo puntuale tutti gli aspetti da tenere in considerazione: gli spazi che potranno essere destinati alle attività dei centri estivi, la capacità ricettiva, l’organizzazione delle attività, il personale, la formazione degli operatori, l’accesso e la priorità.

 

Un aspetto a cui tengo particolarmente e punto qualificante delle disposizioni – ha detto l’assessore – sarà la sinergia, da me fortemente voluta, con il Servizio civile universale, che permetterà l’affiancamento e il supporto nelle attività di natura ricreativa. Saranno anche fornite precisazioni sulla collaborazione con i Centri per le Famiglie piemontesi, il protocollo sanitario, le modalità di accesso, accompagnamento e ritiro dei minori, l’erogazione dei pasti”.

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