World Press Photo 2023: a Torino la più prestigiosa mostra di fotogiornalismo del mondo

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World Press Photo 2023 Torino

World Press Photo Exhibition 2023 ritorna a Torino per il settimo anno consecutivo, questa volta nelle sale di Palazzo Barolo che ospita per la prima volta la più prestigiosa mostra internazionale di fotogiornalismo al mondo. La mostra World Press Photo 2023 sarà visibile dal 23 settembre al 19 novembre 2023.

 

La mostra, che ogni anno fa il giro del mondo, presenta i risultati del World Press Photo Contest 2023 con gli scatti più belli del miglior fotogiornalismo e fotografia documentaristica prodotta nell’ultimo anno. Giunta alla sua 67esima edizione, l’esposizione internazionale porta a Torino gli scatti dei fotoreporter delle più importanti testate editoriali internazionali come National Geographic, BBC, CNN, Le Monde, ElPais. I fotoreporter si contendono il titolo di World Press Photo of the Year e World Press Photo Story of the Year, oltre che i premi assegnati nelle diverse categorie. I vincitori saranno scelti da una giuria indipendente che ha visionato 60,448 fotografie realizzate da 3,752 diversi fotografi. Quest’anno i tempi principali delle opere sono state tantissimi: dalla guerra in Ucraina alle proteste in Iran, dal racconto dell’Afghanistan controllato dai talebani ai molteplici volti della crisi climatica in un viaggio dal Marocco all’Australia, dal Perù al Kazakistan.

 

World Press Photo 2023 a Torino
Africa_Open Format_Online_Mohamed Mahdy

Tra i 24 vincitori regionali, la giuria del Concorso 2023 ha selezionato i quattro vincitori globali.

 

L’attacco aereo al Mariupol Maternity Hospital di Evgeniy Maloletka, Associated Press, è stato premiato come World Press Photo of the Year. E’ un’immagine molto forte scattata il 9 marzo 2022 durante l’assedio di Mariupol: si vede una donna incinta, su una barella, trasportata da alcuni uomini. L’ospedale dietro di lei è stato fortemente danneggiato nel corso di un attacco aereo russo. Quella donna morirà 30 minuti dopo aver dato alla luce il figlio senza vita.

 

Il prezzo della pace in Afghanistan” del fotografo danese Mads Nissen, vincitore del World Press Photo nel 2021, e realizzato per il giornale danese Politiken, è stato premiato invece al World Press Photo Story of the Year: raccoglie nove scatti che raccontano come si vive sotto il regime dei talebani dopo il ritiro degli americani nell’agosto del 2021. 

 

Battered Waters” è il lavoro della fotografa armena Anush Babajanyan, VII Photo/National Geographic Society: ha ricevuto il World Press Photo Long-Term Project Award. Qui il focus è sulla crisi climatica nell’Asia centrale e, in particolare, in Tagikistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Kazakistan. Al centro la siccità (e la capacità della popolazione ad adattarsi a questa emergenza) ma anche la gestione dell’acqua dopo la caduta dell’Unione Sovietica e l’assenza di forniture idriche adeguate.

 

Here, The Doors Don’t Know Me” dell’egiziano Mohamed Mahdy ha ricevuto, infine, il World Press Photo Open Format Award, riconoscimento che va a chi utilizza diversi media: narra attraverso foto, materiali d’archivio ma anche lettere e scritti dei residenti, video e suoni, la storia di una comunità di pescatori che sta scomparendo nel quartiere di Al Max ad Alessandria d’Egitto.

 

C’è sempre molta curiosità per gli italiani in concorso e, dunque, in mostra. Quest’anno sono due ad aver ricevuto un riconoscimento.

 

Alessandro Cinque è stato premiato tra i vincitori regionali per il suo “Alpaqueros“, un lavoro che lo ha impegnato diversi anni. Racconta l’evoluzioni delle famiglie peruviane attraverso la vita delle donne allevatrici che rischiano la vita portando gli alpaca sempre più in alto. Lo devono fare per contrastare il cambiamento climatico e la siccità.

 

Simone Tramonte ha vinto, invece, nella categoria Long-Term Projects per l’Europa con il “Net- Zero Transition” che racconta sempre il cambiamento climatico ma da una prospettiva, al contrario, positiva: raccoglie infatti progetti innovativi che potranno permettere all’Europa di diventare il primo continente a impatto zero.

 
Quando
Data/e: 23 Settembre 2023 - 19 Novembre 2023
Orario: 10:00 - 20:00
Da lunedì a giovedì: 10.00 - 20.00; venerdì e sabato: 10.00 - 21.00; Domenica: 10.00 - 20.00
 
Dove
Palazzo Barolo
Via delle Orfane, 7 - Torino
 
Prezzo
Biglietto intero: 13,50 €; biglietto ridotto: 11 €; Gratuito per Abbonamento Musei; Under 6 (fino a 5 anni compiuti); Accompagnatore disabile; Accompagnatore scuola (1 ogni 10 studenti); Guida turistica con gruppo (gruppo minimo di 6 persone)
 
Altre informazioni
www.worldpressphoto.org
 
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