Piemonte zona arancione? Cosa cambia rispetto alla zona rossa

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Piemonte zona arancione da quando? Visto il calo dei nuovi positivi registrato negli ultimi giorni, le regioni Piemonte e Lombardia (tra le prime a diventare zona rossa con l’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm) premono sul Governo per diventare zona arancione.

 

Il Dpcm attualmente in vigore fissa un minimo di 15 giorni (salvo aumenti incontrollati dei contagi) la permanenza nello scenario di rischio inferiore prima di poter approvare minori restrizioni e dunque il passaggio a un altro scenario di rischio. In tal senso la prima data utile per la modifica dell’area di rischio delle varie regioni sarebbe quella di venerdì 27 novembre. Questa sarebbe dunque la data da quando Torino e il Piemonte potrebbero diventare zona arancione.

 

C’è una decelerazione e questa settimana sarà importante vedere se continua e quali sono i numeri dei ricoveri. Ma ancora non siamo di fronte a un arretramento del virus. La situazione resta molto seria, nessuna regione italiana è in zona verde. Serve la massima prudenza”, ha sottolineato il Ministro Speranza. Non è possibile escludere dunque che, essendo la situazione non omogenea su tutto il territorio, alcune zone possano continuare a rimanere rosse anche dopo il 27 di questo mese.

 

Ecco cosa cambierebbe nel caso in cui la regione Piemonte venisse spostata dalla zona rossa, l’area di massima allerta, alla zona arancione, ovvero quella intermedia.

 

Spostamenti

Per quanto riguarda gli spostamenti e la mobilità in zona arancione non è possibile circolare dalle 22.00 alle 5.00 del mattino (salvo per comprovate esigenze lavorative, necessità e salute per i quali è necessaria l’autocertificazione), ma si può circolare senza bisogno di autocertificazione nelle rimanenti ore. Non è inoltre possibile, in qualsiasi orario, uscire fuori dal proprio Comune e dalla propria Regione, se non motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di studio o di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune (anche in questo caso sarà necessario esibire un’autocertificazione).

 

Nella zona rossa invece è vietato ogni spostamento, sia nello stesso Comune che verso comuni limitrofi (inclusi quelli dell’area gialla o arancione), fatta eccezione per gli spostamenti che abbiano motivazioni uguali a quelle della zona arancione per le quali è necessario esibire sempre e comunque l’autocertificazione. Non è permesso far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso. Sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari a garantire lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. È comunque consigliato lavorare a distanza, nel caso sia possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione per uscire, è obbligatorio rimanere in casa.

 

Attività Commerciali

Per quanto riguarda le attività di ristorazione, (ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie), sia in zona arancione che in zona rossa è consentita la consegna a domicilio, senza limiti di orario, e la vendita da asporto, dalle 5.00 alle 22.00. Discorso diverso invece per i negozi: in zona rossa chiudono tutti tranne supermercati, negozi che vendono beni di prima necessità, tabaccherie, attività relative ai servizi alla persona, lavanderie, parrucchieri e barbieri, mentre rimangono chiusi i centri estetici. In zona arancione invece possono rimanere aperti gli esercizi di commercio al dettaglio, oltre ai supermercati.

 

In entrambe le zone è prevista la chiusura di musei, cinema, teatri, palestre, centri sportivi, sale giochi, sale scommesse.

 

Scuola

Per ciò che riguarda la formazione, in zona rossa come in quella arancione, resta la didattica in presenza per le scuole dell’infanzia e le scuole elementari, mentre per le scuole superiori di secondo grado viene applicata la didattica a distanza. L’unica differenza riguarda la scuola media: in zona rossa soltanto gli alunni della prima media continuano a fare lezione in presenza, mentre nella zona arancione anche quelli della seconda e della terza.

 

Per le università didattica a distanza sia in zona arancione che rossa, ma nel primo caso fanno eccezione gli studenti del primo anno dei corsi di studio e dei laboratori che possono svolgersi in presenza.

 

Nessuna differenza invece per il traporto pubblico: la capienza massima su treni, autobus, tram e metropolitane rimarrebbe al 50% per cento: questa misura è infatti valida per tutto il territorio nazionale.

 

Vedremo dunque nei prossimi giorni se Torino e il Piemonte diventeranno zona arancione.

 

Aggiornamento: “Piemonte zona arancione da quando? Ecco la possibile data

Pubblicato il 17 Novembre 2020
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