È arrivata una delle notti più suggestive dell’anno per Torino: lunedì 23 giugno torna l’attesissimo Farò di San Giovanni, il tradizionale falò che ogni anno accende Piazza Castello per celebrare il patrono della città. La serata sarà ricca di appuntamenti, rievocazioni storiche e momenti di grande fascino popolare, in attesa dello spettacolo del fuoco che, secondo tradizione, porterà con sé auguri di fortuna (o presagi meno felici) a seconda della direzione in cui cadrà il toro simbolico sulla sommità del rogo.
La celebrazione di San Giovanni Battista come patrono di Torino affonda le radici in un passato lontanissimo. Già nel 602 d.C., il duca Aginulfo volle erigere una chiesa in suo onore, dando origine a una delle feste più sentite della tradizione cittadina. Nel Medioevo, l’intera comunità prendeva parte ai festeggiamenti, che duravano due giorni e univano momenti religiosi come la processione e l’ostensione della reliquia del Santo a eventi popolari e folkloristici. Tra i più spettacolari c’erano la corsa dei buoi, la balloria (una sorta di danze collettive) e naturalmente il Farò, simbolo del legame tra sacro e profano che ha attraversato i secoli.
Il Farò, in piemontese “falò”, è senza dubbio il momento più carico di significati e suggestioni della festa. Già nei verbali dei decurioni torinesi si parlava di questo rito antico: una gigantesca catasta di legna veniva eretta in Piazza Castello, in origine nei pressi di Via Dora Grossa (oggi Via Garibaldi), poi spostata vicino a Via Palazzo di Città per motivi di ordine pubblico. Era il figlio più giovane del principe regnante ad avere l’onore di dare fuoco alla pira, attorno alla quale la popolazione si radunava per danzare e pregare. Tra riti pagani e simboli cristiani, nella notte del solstizio d’estate si bruciavano erbe vecchie, si raccoglievano quelle nuove, si acquistava aglio porta fortuna e si cercava la felce magica. E poi c’era lui, re Tamburlando, figura folkloristica antesignana del nostro Gianduja, a guidare i balli e i canti. Oggi, a tenere viva la magia è la sorte del toro di legno: se cadrà verso Porta Nuova, sarà un anno fortunato per Torino. Se la direzione sarà contraria… meglio tenere le dita incrociate.
Il programma prende il via alle 18:00 con la sfilata inaugurale delle Turinstars Majorettes accompagnate dalla Banda metropolitana, che animeranno il centro cittadino fino a Piazza Castello. Dalle 18:30 alle 22:00, le vie del centro si trasformeranno in un viaggio nel tempo grazie al corteo storico organizzato da Arbaga, F.I.G.M. e A.T. Pro Loco Torino. Alle 19:30, la tradizionale Suonata della Vigilia risuonerà dal campanile del Duomo, mentre alle 20:00, presso il Palazzo Civico, verrà consegnato il Premio “Tesi di Laurea su Torino”. Alle 22:00 in punto, il momento clou della serata: l’accensione del Farò in Piazza Castello, con la sagoma del toro pronta a svelare il destino dell’anno che verrà.
Appuntamento dunque questa sera in Piazza Castello, per rivivere la storia, i riti e la magia di una delle notti più amate dai torinesi.