Come cambierà la GAM di Torino: al via il nuovo volto della galleria
La GAM di Torino ha deciso di rifarsi il look. Dopo un bando che ha visto sfidarsi grandi nomi dell’architettura mondiale, a spuntarla è stato lo studio olandese Mvrdv insieme ai torinesi di Balance Architettura. L’idea di fondo è quella di rimodernizzare l’edificio storico di via Magenta, nato negli anni Cinquanta, cercando di renderlo più attuale e al passo con i tempi. L’investimento messo in campo supera i 27 milioni di euro, una cifra importante per dare nuova linfa a quella che è stata la prima galleria d’arte moderna d’Italia.
Il piano prevede di eliminare alcuni interventi fatti negli anni Novanta che avevano un po’ appesantito la struttura originale. Gli architetti vogliono un museo che dialoghi meglio con Torino, aprendosi verso l’esterno e rendendo più accessibili luoghi come la caffetteria e l’auditorium. Non si parla solo di estetica, ma anche di sicurezza e scelte ecologiche, per far sì che il palazzo possa durare a lungo senza pesare troppo sull’ambiente circostante. L’obiettivo è quello di mantenere l’identità del progetto iniziale di Bassi e Boschetti, ma con un tocco di innovazione che non guasta mai.

Per vedere i primi cantieri bisognerà aspettare ancora un po’. Se tutto va bene, i lavori dovrebbero partire nella prima metà del 2027. Nei prossimi mesi i tecnici si metteranno al tavolo per definire ogni dettaglio e ottenere i permessi necessari. Una delle questioni ancora aperte riguarda l’apertura al pubblico: non è ancora stato deciso se il museo chiuderà i battenti durante il restauro o se si riuscirà a tenere qualche sala aperta per i visitatori mentre gli operai sono all’opera.
La sfida era tutt’altro che semplice, visto che in gara c’erano pezzi da novanta come Kengo Kuma e Mario Cucinella. Aver scelto un progetto che unisce lo stile di Rotterdam alla conoscenza del territorio di uno studio locale sembra una mossa azzeccata per mescolare visioni diverse. Torino ritrova così la voglia di scommettere sui suoi spazi dedicati alla cultura, cercando di rendere l’arte un tassello sempre più integrato nella vita quotidiana di chi abita o visita la città.

















