La splendida residenza di caccia voluta da Vittorio Amedeo II di Savoia e realizzata su progetto di Filippo Juvarra a partire dal 1729 si trova subito fuori Torino nel territorio del comune di Nichelino. Tra le varie attrazioni da vedere durante un soggiorno a Torino, la palazzina juvarriana merita assolutamente una visita per ammirare i suoi affreschi, i ritratti della famiglia reale, l’arredamento Rococò e il bellissimo parco riaperto al pubblico nel giugno del 2016 dopo ben 8 anni di lavori.

Se non volete perdere l’occasione di visitare questo gioiello juvarriano situato subito fuori Torino, vi diamo qualche informazione su come poterci arrivare da Torino.

Come raggiungere la Palazzina di Caccia di Stupinigi da Torino:

Auto:

Se avete l’automobile potete facilmente raggiungere la palazzina dal centro di Torino percorrendo Corso Unione Sovietica e proseguendo su Viale Torino fino al complesso. Se invece venite da fuori Torino dovete prendere la tangenziale sud fino all’uscita Stupinigi e poi proseguire su Viale Torino fino alla palazzina.

Bus trasporto pubblico (linea 41):

Se non avete l’auto, potete raggiungere la Palazzina di Caccia di Stupinigi con il servizio di trasporto pubblico della città di Torino (GTT) con la linea 41 che effettua fermate in prossimità della palazzina e dell’Infopoint di Stupinigi. Potete prendere la linea 41 dal capolinea “stazione FS Lingotto” e raggiungere la palazzina in circa 20 minuti. A sua volta, la stazione FS Lingotto è raggiungibile con le linee 14 – 18 – 63 – 74 (ulteriori informazioni qui).

Insomma, esistono diverse possibilità per raggiungere la Palazzina di caccia di Stupinigi dal centro di Torino, quindi non perdete l’occasione di visitare questo tesoro architettonico del Piemonte.

Se volete saperne di più su questa dimora di caccia della famiglia reale prima della vostra visita, date un’occhiata al nostro approfondimento “La Palazzina di Caccia di Stupinigi, la magnifica opera di Filippo Juvarra”.

Orari e tariffe potrebbero subire variazioni. Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale dell’Ordine Mauriziano.