Farò di San Giovanni 2025: dove è caduto il Toro e cosa significa

Farò di San Giovanni 2025: dove è caduto il Toro e cosa significa

Tra tradizione, superstizione e un pizzico di magia: il responso del Farò di San Giovanni 2025 è stato incerto. Nella serata di lunedì 23 giugno 2025, Torino ha rinnovato la sua tradizione più antica con l’accensione del Farò di San Giovanni, in una gremita piazza Castello. Come ogni anno, la città ha celebrato la vigilia del suo santo patrono con il suggestivo rito del grande falò, che affonda le radici in tempi lontani. Il termine Farò, che a Torino indica proprio “falò”, indica l’imponente catasta di legna eretta al centro della piazza, un tempo a ridosso di Via Dora Grossa (oggi Via Garibaldi) e in seguito spostata verso Palazzo di Città. Una cerimonia che, sin dai secoli passati, veniva sorvegliata dal cavaliere del vicario e dai suoi uomini per garantire l’ordine durante la lunga notte di festeggiamenti.

 

Il Farò è più di un semplice evento folkloristico: è un rito collettivo che unisce storia, religione e antiche credenze. Secondo la tradizione, era il figlio più giovane del principe regnante a dare fuoco alla catasta, innescando le danze scatenate della cittadinanza attorno alle fiamme. A guidare le celebrazioni vi era re Tamburlando, figura carnascialesca antesignana di Gianduja, oggi icona della festa. Il fuoco accendeva la notte più corta dell’anno, in un misto di preghiere, canti e danze tribali che ricordano antichi riti pagani del solstizio d’estate, simbolo del passaggio tra il dominio lunare e quello solare.

 

Ma il momento più atteso resta sempre lo stesso: la caduta del Toro posto sulla cima del Farò. La direzione in cui si abbatte la sagoma determina, secondo la tradizione popolare, l’andamento dell’anno successivo per la città. Se il Toro cade verso Porta Nuova – quindi in direzione sud – l’anno sarà favorevole. Se invece cade nella direzione opposta, verso nord, si preannuncia un anno sfortunato. Quest’anno, però, la situazione è apparsa insolita e ambigua: il Toro non è caduto verso Porta Nuova, ma neppure dalla parte ritenuta di cattivo auspicio. È rimasto a metà, inclinato verso l’ex Palazzo della Regione, forse con una lieve pendenza verso Palazzo Reale. Il verdetto del fuoco, quindi, resta sospeso. Dopo quattro anni consecutivi di segnali positivi (dal 2014, con l’eccezione del 2020 in piena pandemia), si spezza la serie fortunata. Per Torino, stando al responso del Farò, si apre un anno incerto, in bilico tra speranza e incertezza.

 

Ma questa è solo una tradizione, e il vero destino di Torino dipende da come ciascuno saprà agire, costruire e realizzare ogni giorno. È nel fare concreto di tutti che si decide davvero l’anno che verrà.

Pubblicato il 24 Giugno 2025

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