Sulla cima del Monte Chaberton, a 3130 metri di altezza, si trova la batteria dello Chaberton meglio conosciuta con il nome di Forte dello Chaberton. Costruito dal Regio Esercito nell’alta Valle di Susa tra il 1898 e il 1910 per migliorare l’apparato di fortificazioni sul confine con la Francia, il forte fu eretto proprio sulla cima del monte per la sua posizione strategica e la sua inaccessibilità. Era difatti impossibile colpirlo con le armi a tiro curvo a disposizione degli eserciti di quel tempo. La sua costruzione fu un’impresa incredibile considerato i modesti mezzi a disposizione a quel tempo. Ancora oggi, la Batteria dello Chaberton risulta il forte più alto d’Europa.
La batteria, nata con lo scopo di tenere sotto tiro la piazzaforte francese di Briançon, fu terminata nel 1910, ma durante il primo conflitto mondiale fu disarmata e abbandonata.
Durante il periodo fascista, Mussolini, temendo il confine alpino, volle ristrutturare il forte ormai troppo vulnerabile ai tiri dei nuovi mortai costruendo posizioni in caverna e collocando nuove artiglierie posizionate in pozzi corazzati.
Nel 1940, quando scoppiarono le ostilità con la Francia, il forte divenne attivo per la prima volta e fu usato per colpire gli obiettivi militari francesi. L’esercito francese aveva però preparato un piano di bombardamento del forte, così il 21 giugno dello stesso anno iniziarono a bombardarlo. Il bombardamento fu sospeso a causa della nebbia che avvolgeva il gigante delle nuvole, ma fu ripreso quando le nubi si diradarono. In poco tempo i francesi misero fuori uso sei delle otto torrette del forte, causando nove morti e cinquanta feriti.
Dopo l’8 settembre 1943, il forte fu abbandonato per poi essere nuovamente occupato da reparti della Folgore della Rsi nell’autunno del 1944 e poi definitivamente abbandonato dopo la resa della Germania nel 1945.
La Francia nel 1957 obbligò l’Italia, sconfitta, a smantellare il gigante dello Chaberton che aveva minacciato per oltre 30 anni le sue valli. Tutte le parti metalliche, le casematte e i cannoni, furono portati via e il forte rimase spogliato delle sue armi e abbandonato. Nel 1987 fu anche chiusa al traffico la rotabile che collegava Fenils, frazione del comune di Cesana Torinese, con la cima.
Oggi, la batteria dello Chaberton si erge ancora imponente sulla cima del monte con la sua carcassa di pietra, le torri, le costruzioni in muratura e i magazzini incavernati resistendo alle difficili condizioni atmosferiche e scrutando dall’alto il magnifico panorama che lo circonda.
L’Associazione “Monte Chaberton – 515a Batteria G.a.F.” organizza ogni anno, insieme al Comune di Cesana Torinese, la commemorazione storica in memoria della Battaglia delle Alpi e si è attivata per creare un museo sullo Chaberton nel comune di Cesana.
È possibile visitare il forte all’esterno ammirandolo nella sua grandiosità e apprezzando il panorama che si gode dall’alto del Monte Chaberton: una vista a 360° sulle Alpi dal Monviso al Monte Bianco. È possibile visitare anche la parte sotterranea. Per quest’ultima però è necessario essere attrezzati (luci, corde, ramponi) e avere una preparazione di tipo alpinistico. Ricordate però che avete a che fare con una struttura che non è stata messa in sicurezza ed è priva di manutenzione da decenni nonché sottoposta in passato a bombardamenti e all’erosione degli agenti atmosferici. La visita ai sotterranei risulta pertanto pericolosa e non è consigliata.
Come arrivare al Forte di Chaberton (versante italiano):
Dal versante italiano potete arrivare alla batteria seguendo la vecchia strada militare che parte da Fenils ( frazione del comune di Cesana Torinese), oppure solo a piedi partendo da Claviere e risalendo il vallone delle Baisses fino al Colle dello Chaberton, da cui poi prendere la strada militare.
Come arrivare al Forte di Chaberton (versante francese):
Dal versante francese potete partire da Montgenèvre, seguendo un sentiero che porta fino al Colle dello Chaberton da cui potrete prendere la strada militare.
Il percorso è consigliato solo a camminatori esperti in quanto lungo e impegnativo.
Per maggiori informazioni sulle iniziative e sulla commemorazione annuale potete consultare il sito dell’Associazione Monte Chaberton. Se volete scoprire altri bellissimi e interessanti luoghi del Piemonte date un’occhiata alla nostra sezione Dintorni di Torino.